“Dopo molti anni di attesa: la realtà! Al nostro campanile è stata messa l’impalcatura per il tanto atteso restauro.” Così commenta Don Arnaldo Giulini, l’avvio del restauro del campanile di Ghevio.
La costruzione della torre campanaria risale al lontano anno 1070 quando venne innalzata nella località chiamata ” Fortezza” proprio come torre di fortificazione. Successivamente fu adattato a campanile quando nel corso dei secoli, snaturandone lo stile romanico, gli venne sovrapposta una svettante cuspide, che nel 1929 crollò a seguito di una scarica di fulmine. Un restauro del simbolo di Ghevio per eccellenza era auspicato fin dagli anni ’70 quando fu stampato un libretto sulla storia del paese.
L’iniziativa e la realizzazione di tale restauro sono dovute alla sensibilità dell’amministrazione comunale di Meina, che ha preso a cuore l’intervento per la conservazione della torre romanica. Il campanile di Ghevio è infatti considerato tra i migliori gioielli artistici non solo del Vergante, ma di tutto il Piemonte. Oltre ad aver stanziato il contributo finanziario per affrontare le spese, l’amministrazione ha anche provveduto alla stesura dei disegni e delle relative pratiche burocratiche per ottenere le autorizzazioni da parte della Sovrintendenza ai Beni Cultuali della Regione Piemonte.
“Si pensa pertanto che con la prossima primavera – continua don Arnaldo – si possa dare inizio ai lavori di restauro conservativo e ci auguriamo di poter vedere la torre nel suo originale splendore per la festa patronale dell’Assunta. All’amministrazione comunale va esteso il più vivo ringraziamento unito alla gratitudine dell’intera comunità di Ghevio.”