Si è ripetuto a Massino, nel clima rigido delle prime sere di gennaio, l’antico rituale dei campanacci rinnovando anche per l’Epifania 2011 una tradizione che se ha forse perso parte della connotazione contadina originaria, ha tuttavia mantenuto il carattere squisitamente popolare che l’ha sempre accompagnata anche da quando, oltre un decennio fa, fu riscoperta dalla Pro Loco.
Grande successo anche questa volta, quindi, di un evento caratterizzato da una singolare spontaneità di partecipazione che coinvolge sempre grandi e piccoli nell’attesa della befana; un salto a ritroso nel tempo per chi ancora ricorda le scorribande per le strade del paese che da ragazzi s’improvvisavano nelle prime sere di gennaio con le “bronze” staccate dalla cavezza delle mucche.
Nel susseguirsi delle sfilate serali – il tre, quattro e cinque gennaio – è andata man mano ingrossandosi la schiera che ha percorso le vie all’inconfondibile fragore dei campanacci per culminare nel gran finale con la partecipazione dei re magi a cavallo, della befana e della bandella, ma soprattutto di un pubblico esuberante e variegato quanto rumoroso.
L’animazione maggiore è stata sicuramente quella dei bambini che hanno vissuto con entusiasmo i momenti più graditi: i lanci delle caramelle dai balconi lungo il percorso, la distribuzione delle calze della befana e lo spettacolo dedicato a loro sotto il tendone. Non sono tuttavia mancati alcuni immancabili appuntamenti condivisi con piacere da tutti, come la sosta sotto la cometa e davanti al presepe ascoltando i brani natalizi eseguiti dalla bandella o presso la casa di riposo comunale per rendere partecipi di una bella occasione di festa anche gli ospiti della struttura e, infine, la cioccolata calda e il vin brulé all’arrivo al tendone.