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La sala consigliare del Comune di Meina era gremita di appassionati di storia del risorgimento e di storia locale sabato 17 settembre quando, accompagnato dalle note dell’inno nazionale e da un filmato celebrativo dei 150 anni dell’unità d’Italia, si è aperto il convegno “Meina e il risorgimento”.

Il primo a parlare è stato il Prefetto di Novara Giuseppe Amelio, ospite inatteso della mattinata, che ha salutato i presenti e ha ribadito l’importanza di mantenere la memoria del Risorgimento. In seguito la parola è passata al Presidente della Provincia Diego Sozzani che ha ricordato come, a suo dire, un suo omonimo, il capitano Sozzani, abbia avuto un ruolo di primo piano nella breccia di Porta Pia, dando il comando per l’attacco definitivo. Gli oratori successivi sono stati l’On. Gianni Mancuso, lo storico Luigi Polo Friz e il docente di estetica dell’Accademia di Belle arti di Brera Giuseppe Bonini.

L’intervento più inerente al territorio è stato quello dell’Assessore alla Cultura del Comune di Meina dott. Filippo Borroni. Con il suo “Residenti e villeggianti illustri risorgimentali” ha delineato una storia del Comune a partire dalla costruzione della linea ferroviaria Alessandria-Novara-Arona a metà ottocento, che portò anche a Meina una nuova classe borghese. Una classe medio-alta soprattutto ligure, e ligure era Raffaele Faraggiana, borghese che proprio sulle sponde del lago che lambiscono il territorio di Meina costruì una villa neoclassica e instaurò quello che si può chiamare un circolo culturale politico. Sono molte insomma le personalità politiche che frequentarono Meina in quei tempi: da Felice Cavallotti, residente a Dagnente non disdegnava, però, soggiorni nel meinese, Urbano Rattazzi, due volte primo ministro della Repubblica e il garibaldino Nino Bixio.

Proprio dall’approfondimento dei motivi della presenza di Bixio sul Lago Maggiore, si è venuti a conoscenza che Meina fu sede di uno stabilimento termale molto in voga all’epoca. Infatti il braccio destro di Garibaldi vi soggiornò per riprendersi da una ferita alla gamba che si era procurato durante il servizio di sorveglianza del famoso incontro di Teano.

Un’altra persona vicina a Garibaldi, però, ha soggiornato a Meina: Giovan Battista Prandina, medico personale dell’eroe dei due mondi. Si può ammirare ancora oggi, nel territorio meinese, la villa che Prandina acquistò per gli ultimi anni della sua vita. Il dr. Sante Bongo, primo capitano medico dell’UNUCI di Novara, ha delineato molto bene la figura di questo importante medico ottocentesco, portando anche oggetti a lui appartenuti, come la cassetta di pronto intervento che il Prandina portava sempre con sé in caso di necessità.

La mattinata risorgimentale di Meina è continuata nella piazza antistante il Comune, da dove è partito un corteo che, accompagnato dalla banda musicale di Baveno e da figuranti in costume d’epoca, ha deposto una corona commemorativa al Monumento dei Caduti sul lungolago.
Anche il successivo buffet offerto dall’Amministrazione Comunale, come si può notare dalla fotogallery, ha riscosso un notevole successo.

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