confraternite lesiane a Roma …

«Siete stati coraggiosi, eh, di venire con questa pioggia! Il Signore vi benedica tanto». Sono le prime parole dell’omelia che papa Francesco ha rivolto alle decine di migliaia di persone che affollavano piazza San Pietro domenica 5 maggio, in occasione del “Cammino mondiale delle confraternite e della pietà popolare”. Magnifici e sontuosi stendardi, crocifissi, paramenti e variopinti indumenti, che purtroppo la pioggia ha poi nascosto sotto una coltre di ombrelli.

A questo raduno mondiale hanno partecipato anche le confraternite del SS. Sacramento di Belgirate e di Lesa-Villa Lesa, sotto la guida del priore Luigi Rossi; antica la prima, rinnovata di fresco la seconda, nelle tuniche rosse e coi relativi stendardi.

Il viaggio verso Roma, facente parte di un pacchetto organizzativo della So.Ge.Vi. è iniziato alle ore 6 di venerdì 3 maggio, a bordo di un confortevole pullman della V.I.T.A. di Aosta, su cui hanno preso posto 61 passeggeri,con una decina di ragazzi. L’arrivo a Roma inondata di sole, nelle prime ore del pomeriggio, ha permesso la visita della grande basilica di S. Paolo fuori le mura, con la tomba del santo e le rosee colonne del granito di Baveno. Qui ci hanno raggiunto quattro giovani e simpatici messicani, Legionari di Cristo, che ci hanno guidato alla visita dell’altra grande basilica di S. Giovanni in Laterano.

Abbiamo infine raggiunto la casa di Accoglienza Ancelle della Carità, in aperta campagna, ma a breve distanza dal Vaticano, dove siamo stati cordialmente accolti dalle suore, guidate dalla simpatica madre brasiliana, suor Gilda.

L’indomani, partenza verso la basilica vaticana, nella luce del mattino. Era prevista una visita alla tomba di S. Pietro, che purtroppo non s’è verificata per eccesso di visitatori. In effetti la basilica era gremita all’inverosimile, ma abbiamo potuto cantare il Credo gregoriano presso il presbiterio.

Dopo il pranzo alla casa Bonus Pastor, posta alle spalle del Vaticano, nel caldo pomeriggio il pullman ha effettuato un giro della città, col commento di Maria, una delle due guide. Raggiunta l’altra guida, Marco, ci si è divisi in due gruppi per una visita a piedi nel centro storico. Punti d’obbligo Piazza di Spagna e la Fontana di Trevi, affollate di turisti. Una visita fuori programma alla chiesa di S. Maria sopra Minerva, dove nel 1539 fu eretta l’arciconfraternita alla quale tutte le varie confraternite del SS. Sacramento venivano aggregate. Dopo il ricongiungimento in piazza Navona, si è raggiunto il pullman che ci ha riportati, stanchi ma entusiasti, alla quiete dell’ospitale casa.

Finalmente l’attesa domenica, e la levataccia che ci riservava la temuta previsione: un cielo foriero di pioggia. Nella calca dei pellegrini si è finalmente raggiunta presso le transenne una postazione che si riteneva strategica per il passaggio del papa. Ma purtroppo la Papamobile ha poi fatto un altro percorso, fuori dai nostri sguardi.

La pioggia che iniziava a cadere ha spento gli entusiasmi, anche se le parole del papa hanno risollevato gli animi. All’omelia ci ha invitati ad essere testimoni nella società: «Evangelicità, ecclesialità, missionarietà; tre parole, non dimenticate!».

A pranzo “da Venerina”, c’è stato anche il ritorno del sole, che non è bastato ad asciugare i vestiti, ma che ci ha riconciliati con la “città eterna”, mentre la salutavamo dal finestrino nel viaggio di ritorno.

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