di Elisa Bertoli

Nonostante il maltempo abbia costretto a ridurre la funzione del pomeriggio, come ogni anno nel giorno della domenica “in albis”, dedicata da Papa Giovanni Paolo II alla Divina Misericordia in memoria di suor Faustina Kowalska, si è fatto festa al piccolo santuario di “Madonna di Campagna”, posto sul lago a Lesa proprio nella zona denominata “Campagna”.

Gremita di fedeli, in piedi anche sotto il porticato nonostante il freddo, la chiesetta ha accolto alla mattina, a partire dalle ore 11, la Messa solenne animata dalla corale S. Martino diretta dal maestro Giavina. Nello stesso santuario, per l’occasione, erano state celebrate anche le S. Messe di giovedì, venerdì e sabato.

Nel pomeriggio, alle ore 15, si sono dati invece appuntamento nel santuario i più piccoli con le famiglie, come di tradizione, per la benedizione dei bambini. La pioggia non ha permesso il consueto svolgimento della funzione, con la breve processione fino al piazzale antistante la sede della CRI, dove sarebbe dovuta avvenire la benedizione, ma il momento di preghiera all’interno della chiesetta è stato comunque significativo e all’insegna della semplicità, proprio perchè diretto ai più piccoli. Don Mattia Airoldi, commentando il brano di Vangelo letto, ha ricordato ai bambini come sia importante “lasciarsi aiutare” da Dio per crescere proprio così come essi hanno bisogno dell’aiuto dei genitori per svolgere anche semplici azioni quotidiane “possibili solo ai più grandi”. Il corpo bandistico musicale “La Volpina” ha animato il pomeriggio, che si è concluso con la merenda offerta a tutti i bambini presso la sede del Centro d’incontro lesiano.

Molti sono – e sono stati fin dalla sua costruzione – i lesiani particolarmente devoti alla “Madonna di campagna”, come testimoniano tra l’altro i numerosi ex voto esposti all’interno del santuario. La lunetta posta sopra il portale d’ingresso invece “ricorda l’intervento della Vergine all’invocazione d’aiuto di un barcaiolo di Belgirate in difficoltà per il lago in burrasca. Si dice che, dopo questo miracoloso salvataggio, l’uomo abbia costruito una cappella a ricordo del fatto. La tradizione identifica il barcaiolo in un tal Griggi di Belgirate (…). In seguito, la fede e la generosità degli abitanti di Lesa e dintorni provvidero ad innalzare questo tempio dedicandolo all’Annunciazione della Beata Vergine Maria” (tratto da “Espressioni di fede nel territorio di Lesa” di Agostino e Claudio Visconti, Emanuela Melone e Mauro Cordola).

 

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