Successo scontato per le sfilate dei campanacci che hanno coinvolto massinesi e non nel primo appuntamento del 2010 promosso dalla Pro Loco e record alla serata finale quando più di trecento partecipanti si sono riversati nelle vie dando la sveglia al paese intorpidito negli ultimi sprazzi di festa.
Una consuetudine, il suono dei campanacci nelle sere precedenti l’Epifania, che gli organizzatori hanno riportato in auge da non molti anni, ma che in passato rappresentava a Massino Visconti una delle tante espressioni della locale cultura popolare, in seguito quasi del tutto dimenticata con l’abbandono delle attività rurali.

Non pochi tuttavia ancora serbano gelosamente le “bronze” che i loro nonni applicavano alla cavezza delle mucche quando le lasciavano libere nei pascoli durante il soggiorno estivo presso gli alpeggi che costellavano le alture circostanti. Nei lunghi mesi invernali invece, quando il bestiame era riparato nelle stalle in paese, i campanacci giacevano inutilizzati. Solo il 3, 4 e 5 gennaio i ragazzi se ne impossessavano per agitarli scorrazzando alla sera lungo le strette vie deserte spesso ricoperte di neve.

Può apparire quanto mai singolare l’ampio consenso che sempre riscuote la rievocazione di quella che un tempo fu una manifestazione spontanea e che nulla ha in sé di spettacolare se non la calorosa partecipazione della gente, non solo residente, ma anche proveniente da fuori. Evidentemente l’evento conserva un fascino particolare d’altri tempi che lo porta ogni anno ad assumere dimensioni sempre maggiori, specialmente al terzo appuntamento, quello della sera un po’ magica in cui tutti bambini attendono trepidanti l’arrivo della Befana.

Prendendo il via dalla piazza dove si era radunata con campanacci di varie forme e dimensioni, la chiassosa folla di grandi e piccoli ha iniziato anche questa volta il tragitto alla luce delle torce inglobando dopo un breve tratto anche gli abitanti della frazione Monte scesi in massa ad ingrossarne le fila.

All’orchestrina che accompagna il fragoroso corteo è stato come al solito affidato il compito di richiamare, con le proprie note, l’atmosfera natalizia nel corso di alcune soste zittendo per una manciata di minuti il frastuono assordante dei campanacci.
Quanto mai appropriata la presenza della Befana con scopa e gerla, come pure quella dei Re Magi a cavallo che hanno guidato la sfilata ed inevitabili, sotto molti balconi, le improvvise fermate provocate da lanci di caramelle per il divertimento dei bambini impegnati in gare di velocità e destrezza a farne ampia scorta, anche quest’ultima consuetudine si è ormai consolidata entrando a far parte a pieno titolo della manifestazione.

La temperatura decisamente invernale ha reso infine piacevole il calore dei bracieri accesi all’arrivo ed ancor più il tepore all’interno del tendone di via dello Sport dove gli organizzatori hanno offerto a tutti cioccolata, panettone e vin brulé.

Gran finale invece per i più piccoli con l’intrattenimento loro dedicato e la calza ricolma di dolci che ognuno ha ricevuto dalle mani delle due Befane ingaggiate per l’occasione, quella tradizionalmente interpretata dalla Rosa e quella “in erba” da quest’anno entrata in servizio.

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