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MASSINO VISCONTI

IL COMUNE DI MASSINO VISCONTI IN BREVE

Abitanti: 1.097
Denominazione: Massinesi
Superficie: 6,77 kmq
Altitudine: 465 m s.l.m.
Altre località e frazioni: Monte San Salvatore
Festa patronale: 2 febbraio, purificazione di Maria Vergine

STORIA E TERRITORIO

Massino Visconti, “capoluogo” del Vergante per il suo patrimonio artistico e architettonico, è immerso tra le colline verdeggianti e gode di un clima mite grazie alla vicinanza del lago Maggiore. Il paesaggio è costituito prevalentemente da terrazzamenti ricoperti da coltivazioni di alberi da frutto, vigne e olivi.

Il paese è di origine romana; lo si deduce dalla presenza di un frammento di sarcofago romano murato in una parete della chiesa parrocchiale. Il piccolo borgo risulta essere un connubio tra natura, arte, religione e storia.

Quest’ultima è segnata principalmente dalla presenza della famiglia dei Visconti, fin dalla prima metà dell’anno 1100. Nel centro storico ancora oggi si possono osservare edifici medievali, tra cui chiese di grande valenza storica ed artistica, il castello visconteo, oltre al complesso religioso situato sul Monte San Salvatore.

COSA VISITARE

CASTELLO VISCONTEO

giro dei cortili 2017

Il castello fa parte di un complesso di edifici costruiti in diversi periodi compresi tra il Cinquecento e il Settecento. La struttura è suddivisa su tre piani, con al centro una maestosa torre con lo stemma dei Visconti, l’unica superstite alle quattro originarie. Alla base della torre si trovano quelle che erano le segrete, dove si può trovare il “pozzo delle lame”, utilizzato per la tortura dei prigionieri, ed oggi coperto da una cisterna chiusa.

Il portico di accesso al cortile interno, detto “Cortiletto dei Signori”, presenta affreschi e decorazioni di origine cinquecentesca, raffiguranti paesaggi simili a quelli del Vergante.Un balconcino settecentesco permette di affacciarsi sulla via sottostante e sul cosiddetto “quartiere viscontino”, dove un tempo i castellani erano soliti rivolgersi al popolo.

Un enorme portone ornato in pietra consente l’ingresso al cortile interno, dove sono presenti edifici risalenti ai primi del ‘900, in passato adibiti a portineria, mentre il lato verso il lago presenta terrazzamenti un tempo coltivati a giardini. Il castello venne adibito a residenza estiva dei Visconti, dove erano soliti passare le vacanze, una volta stabilitisi definitivamente a Milano.

Il 19 agosto del 1721 nacque proprio qui Filippo Maria Visconti, divenuto poi arcivescovo di Milano. Oggi il castello è di proprietà degli eredi dei Visconti di San Vito.

CURIOSITA’: Tra i tanti Visconti che hanno abitato nel castello, uno dei personaggi più singolari è stato Giulio Visconti, detto “Il Viscontino”, conosciuto per la sua fama di seminare terrore nei villaggi circostanti. Nel maggio del 1529 irruppe nella Riviera di San Giulio e fece prigionieri alcuni uomini di Armeno, ma mentre si dirigeva ad Ameno, le campane suonarono e ne seguì una battaglia, dove lo stesso Viscontino rimase vittima. Da qui sentenziarono gli uomini della Riviera: “Dove l’uomo più pecca, là egli muore”. 

CHIESA MADONNA DI LORETO E SAN MICHELE

All’inizio dell’abitato di Massino, arrivando da Carpugnino, possiamo trovare la chiesa della Madonna di Loreto, risalente al XV secolo. Qui è possibile ammirare pitture di grande pregio che i Visconti fecero realizzare nel corso del Cinquecento da diverse scuole, tra cui quella di Sperindio Cagnoli. Sono rappresentate alcune scene della vita di Gesù tra cui l’annunciazione, la natività, la deposizione, la crocifissione e l’ultima cena.

Nel corso del ‘500 e ‘600 l’edificio fu ampliato e dotato della sagrestia, di una cappella dedicata a San Rocco, con affreschi raffiguranti San Girolamo e Sant’Agata, oltre alla cappella di San Carlo e il Campanile.Proseguendo verso il centro e lasciando l’auto di fronte all’ufficio turistico, si può proseguire a piedi lungo un percorso in cui sono presenti chiare tracce dei Visconti. Lì accanto un monumento dedicato agli ombrellai (i lüsciàt), a testimonianza di questa antica attività sul territorio.

Si arriva quindi alla chiesa di San Michele, edificio di grande pregio in stile romanico. Nota caratteristica e particolare della chiesa è il suo campanile pendente (inclinatosi probabilmente a causa di una frana). Il campanile è stato costruito nella prima metà dell’anno mille e rappresenta un elemento di forte identità territoriale per Massino Visconti. Intorno ad esso si svolgono gran parte degli eventi, feste e manifestazioni del paese. Dietro alla chiesa un grazioso giardino concede una vista impareggiabile sul lago Maggiore, su quello di Monate e Varese.

Tra il ‘600 e il ‘700 la chiesa di San Michele fu restaurata con elementi barocchi, per consolidarne la struttura danneggiata. All’interno si possono ammirare un ricco ciclo di affreschi quattrocenteschi attribuibili alla scuola di Giovanni de Campo. 

CHIESA DI SANTA MARIA DELLA PURIFICAZIONE

La chiesa, situata sulla cima di una breve salita alberata, in origine era chiamata “Santa Maria foris porte”. A partire dal 1585 divenne la parrocchiale del paese, a causa dell’inagibilità della chiesa di San Michele, a causa di una frana che la colpì. Nella parte esterna si possono scorgere alcune pietre sepolcrali dei Visconti. 

Il campanile romanico, risalente al XI secolo, fu ricostruito in seguito alla sua demolizione del 1932. All’interno la chiesa presenta tre navate con ai lati una serie di cappelle ricche di altari marmorei di epoca barocca. Anche l’altare maggiore è in marmo e in stile barocco; esso ospita una statua della Madonna risalente al 1887, insieme alla cappella viscontea, presso cui si trovavano i sepolcri della famiglia.

MONTE SAN SALVATORE

Il complesso monumentale del Monte San Salvatore si raggiunge in auto dopo circa 4km di strada asfaltata, lungo la quale si possono trovare maneggi sportivi e aree attrezzate per il pic-nic. E’ anche possibile arrivarci a piedi passando per via Marconi, a circa 1 ora dal Municipio.

Sul monte regna pace e quiete: la contemplazione è trasmessa dalla natura circostante, la stessa che ha ispirato un tempo i monaci nel fondare un luogo di culto e preghiera già intorno l’anno mille. Nel Quattrocento venne introdotto proprio qui il culto della Madonna della Cintura. Intorno alla fine del 1600 fu aggiunto il campanile e una sacrestia, oltre ad alcune modifiche strutturali.

Nella chiesa sono presenti affreschi quattrocenteschi raffiguranti gli apostoli e Cristo. All’ingresso della chiesa si può trovare una singolare acquasantiera del XII secolo, decorata in pietra, con raffigurazioni di teste umane.La chiesa fu meta di pellegrinaggio per venerare le reliquie dei santi del Biviglione (ossia i santi delle grandi betulle). Sul piazzale due cappelle accolgono i visitatori, mentre sul lato sinistro della chiesa si trova la scala santa, dove i fedeli salivano in ginocchio pregando, per raggiungere un altare intitolato a San Quirico e Santa Margherita.

Impareggiabile il panorama, con la vista su tutto il Verbano, fino a scorgere Novara e Milano. Anche qui si festeggia la Madonna della Cintura la terza domenica di agosto.(Elisa Ghilardi)

 

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