di Paola Grillo Marenzi*
Il Forte di Bard, complesso fortificato fatto edificare nel XIX secolo da Casa Savoia sulla rocca che sovrasta la cittadina di Bard, in Valle d’Aosta, è stata la meta della gita organizzata venerdì 20 agosto dall’Associazione Turistica Proloco di Lesa. A dire il vero se ne parlava da parecchio tempo di visitare questa fortezza e possiamo dire di essere soddisfatti dall’accoglienza che ha avuto questa proposta, confermata dalla buona partecipazione alla gita.
Dopo un lungo periodo di inutilizzazione, il Forte è stato totalmente restaurato e restituito alle visite nel gennaio 2006.
Attualmente ospita esposizioni di pittura (mostra pittorica di Mucha) e scultura lignea ed è sede del Museo delle Alpi, percorso pluridisciplinare, multimediale e interattivo per scoprire le Alpi Occidentali. Nel cortile interno principale si svolgono nel periodo estivo rappresentazioni musicali e teatrali. La struttura museale è suddivisa nei diversi corpi di fabbrica che costituiscono la fortezza.
La storia del Forte di Bard è secolare. La particolare posizione della rocca – situata all’imbocco della stretta gola attraverso cui si accede alla Valle lungo il corso della Dora Baltea – permise in passato un controllo del passaggio in entrambe le direttrici da e per la Francia.
Il Forte che si vede attualmente fu edificato sotto il regno di Carlo Alberto di Savoia tra il 1830 ed il 1838, su una preesistente struttura medievale, risalente al X secolo ed a sua volta basata su fondamenta di epoca romana. Ricordiamo che nel 1800 l’armata di Napoleone Bonaparte (l’Armé de réserve) venne bloccata all’altezza di Bard dall’avamposto arroccato sull’altura, costringendola alla resa. Napoleone, indispettito dalla resistenza dei soldati sabaudi, fece radere al suolo la struttura. Dopo trent’anni si decise la ricostruzione del Forte che richiese otto anni di lavoro.
Il Forte venne adibito a carcere militare e successivamente fino al 1975 a polveriera dell’Esercito Italiano, dopodiché la proprietà passò alla Regione Autonoma Valle d’Aosta, che si occupò del restauro riportandolo alla bellezza attuale.
Sulla via del rientro ci siamo anche fermati a Settimo Vittone dove è stato possibile visitare il magnifico battistero di S.Lorenzo del X sec. , grazie alla gentile disponibilita’ della Proloco locale.
Un grazie e un arrivederci alla prossima gita.