A Lesa la discussione tra cittadini e amministrazione é stata molto accesa nelle ultime settimane …

A Lesa la discussione tra cittadini e amministrazione é stata molto accesa nelle ultime settimane. Infatti, nell’ambito dell’ampliamenteo della propria rete mobile, H3G (la compagnia telefonica Tre) ha in previsione l’installazione di un’antenna ripetitore UMTS sul tetto dell’hotel Aries di Lesa.

L’hotel è situato a 180 metri di distanza in linea d’aria dall’edificio scolastico che ospita elementari e medie. Proprio questa vicinanza alle scuole ha portato all’ attivazione di un comitato cittadino “Antenna? No, grazie”preoccupato dell’influenza che le onde elettromagnetiche potrebbero avere sui cittadini e in particolare sui più piccoli che resterebbero sotto il cono dell’antenna almeno quattro ore al giorno.

A seguito dell’apparizione su “La Stampa” del 12 ottobre di un articolo in cui si afferma: “Dalla Società di Trezzano sul Naviglio fanno sapere che il progetto di installazione, con l’antenna sull’Hotel Aries, è l’unico che possa garantire un’adeguata fruizione di Internet in banda larga” Il comitato ha deciso di scrivere una lettera aperta al sindaco. In tale lettera si legge: “stiamo combattendo una lotta per noi e i nostri figli e la riteniamo giusta […] sarebbe utile per noi sapere se il sindaco di Lesa, appoggia la causa che il Comitato porta avanti oppure no”.

La risposta di Roberto Grignoli è apparsa pochi giorni dopo sul sito istituzionale del Comune. Il Sindaco ha iniziato con una domana: “Cosa può fare il Comune seguendo le leggi, per impedire l’installazione dell’impianto di H3G sull’hotel Aries. La risposta è semplice: Praticamente nulla. Gli impianti di telefonia sono stati qualificati come opere di urbanizzazione primaria. (dal decreto Gasparri n. 198 del 4/9/2002, n.d.r.) La domanda di H3G è stata regolarmente presentata al Comune (che dovrà rilasciare l’autorizzazione tramite il SUAP). Sulla domanda presentata ARPA Piemonte ha espresso parere favorevole, come pure la Commissione Paesaggistica che l’ha valutata sotto il profilo del corretto inserimento nel paesaggio (prescrivendo, peraltro,
opere di mitigazione). Ottenuto il parere favorevole di questi due enti, non c’è nulla che possa impedire l’installazione dell’impianto.”

Il Comune si è attivato “nei confronti di H3G e ha chiesto e ottenuto un incontro per valutare la possibilità di locazioni alternative. Nell’incontro sono stati mostrati i siti della Mascarana e del depuratore di Lesa (di proprietà comunale). H3G ha risposto comunicando la disponibilità a delocalizzare un settore dell’impianto (quello orientato verso il plesso scolastico, non perché indispensabile, dice H3G, ma per la “massima sensibilità alla concertazione e trasparenza”) presso il sito della Mascarana mentre ha definito la delocalizzazione presso il depuratore non accettabile sotto il profilo tecnico.”

“Occorre precisare che l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) non ha mai affermato che gli impianti radio che espongono la popolazione a campi […] elettromagnetici con frequenze comprese tra 0Hz e 300GHz, producono effetti cancerogeni. […] La normativa italiana è molto cautelativa, avendo previsto limiti di esposizione ai campi elettromagnetici di gran lunga più bassi rispetto agli altri paesi europei.” (fonte Pec-forum.com). Nel caso specifico di Lesa l’Arpa ha dichiarato che i valori del campo elettrico nelle zone residenziali sono inferiori al valore di attenzione di 6 volt/metro.

Il Comitato “Antenna? No, grazie” oltre ad aver già attivato una petizione per il comune di Lesa, ne ha aperta un’altra per un caso analogo che coinvolge il Comune di Belgirate e l’Hotel Milano.

L’amministrazione ha previsto una riunione aperta il 15 novembre alle ore 10.30 con tutte le parti coinvolte, saranno presenti rappresentanti della H3G, del Comitato, dell’Amministrazione comunale, della Provincia di Novara e dell’ARPA Piemonte.

Per maggiori informazioni sul Comitato “Antenna? No, grazie.” rimandiamo alla pagina Facebook del gruppo.

antenna UMTS - Flickr osde8info

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