Splende sprezzante il sole sul Mottarone in questi giorni, quasi a dispetto della bufera che sta colpendo gli impianti di risalita, sui quali sono stati posti i sigilli dalle 11.30 del 3 dicembre , ultimo atto della vertenza legale che da tre anni vede la famiglia Borromeo (proprietaria) contrapporsi alla società S4, che gestisce gli impianti.

La società, invocando l’applicazione di una legge regionale, aveva sospeso il pagamento dell’affitto di 12 mila euro annui alla proprietà. Stefano Sappa, amministratore della società S4 ha espresso la speranza che il sindaco di Stresa, Canio Di Milia, adotti il provvedimento promesso ristabilendo  il vincolo di utilizzo pubblico sui terreni adibiti a piste e garantisca ai Borromeo il pagamento del canone annuo.

Un ultimo tentativo di far rinviare, almeno di qualche giorno l’esecuzione dello sfratto è stato fatto dai rappresentanti della S4 con l’ufficiale giudiziario, ma per ora la società ha solamente avuto la concessione di tenere in custodia gli impianti di risalita per poter effettuare la manutenzione di legge.

“All’epilogo odierno si arriva per volontà  dei Borromeo – ha commentato Sappa –  ai quali avevamo offerto la cessione gratuita degli impianti alla scadenza  della concessione. Spero la giornata di oggi (3 dicembre n.d.r) non rappresenti la fine del Mottarone, la parola passa al Comune di Stresa”.

Sono ottimisti quelli che al Mottarone e con questi impianti lavorano, ottimisti i post su Facebook della Scuola sci Mottarone 360, che prosegue la programmazione delle proprie attività.

Così pure il direttore della scuola Stella Alpina Paolo Vallero che confida nella risoluzione di “questa situazione assurda” da parte del comune di Stresa.

Per chi volesse rendersi parte attiva disponibile on-line anche la petizione “Salviamo il Mottarone e la funivia”, sull’omonima pagina Facebook.

Oltre agli addetti alla pista, l’impianto garantisce un centinaio di posti di lavoro ai dipendenti delle strutture ricettive che con la sola stagione estiva non potrebbero  essere garantiti.

La storia sciistica del Mottarone ha radici centenarie, quando in vetta si arrivava con l’indimenticato trenino a cremagliera, che ha compiuto il suo ultimo servizio nel giugno 1963 e che, definito “antiquato”, è stato sostituito da una funivia che nell’ultimo anno ha rischiato di fare la stessa fine.

Funivia salvata (ma siamo ancora in forse) in extremis  dal milione di euro stanziato dal comune di Stresa e dallo stanziamento approvato pochi giorni fa dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore al Turismo Alberto Cirio e di quello al Bilancio Gilberto Pichetto Fratin: 1,75 milioni di euro per i lavori di adeguamento all’impianto Stresa-Mottarone.

A inizio 2014 dovrebbe esserci la sottoscrizione dell’accordo di programma tra Comune di Stresa e Regione, poi dovrebbero essere avviate le procedure per la gara d’appalto.

Molti, troppi condizionali sul futuro del Mottarone, luogo amato da molti e da lungo tempo, fotografato, vissuto e soggetto di citazioni celebri come quella di Valentino Carrera, commediografo italiano del 1800 che lo descrive così: “Hosanna in excelsior! Eccoci sul Mottarone! S’io fossi il re del mondo, avrei tanta fede da trasportare questo quadro incantevole nei giardini della mia reggia!

Stresa_Mottarone vetta

Immagine scattata da Scuola Sci Mottarone 360

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