di Elisa Bertoli
E’ nato dall’incontro di tre mondi – i talenti nascosti, la radio e i volontari, definiti supereroi – “Parole al vento. Le più belle storie di Punto Radio”, volume presentato venerdì 26 marzo presso la biblioteca di Lesa dedicata a Giulio Carcano.
A fare gli onori di casa è stata Livia Casagrande, responsabile dell’associazione Terra di confine che gestisce, tra le altre attività, la biblioteca stessa, mentre presentatore della serata è stato Fulvio Julita, curatore dell’antologia di racconti assieme a Fabio Giusti e Tineke Everaarts. “Parole al vento” è infatti una raccolta di brevi brani scritti per la radio da giovani talenti – e più precisamente scritti per il talk show “Siamo in onda” di Punto Radio – stavolta fermati sulla carta.
“Jorvik” di Federico Di Leva, ragazzo aronese fondatore del collettivo di giovani scrittori “I menestreli di Yorvich”, “Ho un anno in più” di Marco Franceschini, “Io (l’uomo dell’acqua)” di Rossana Girotto e “Canto notturno di Giacomo Leopardi” di Mario Favini sono i brani dell’antologia letti durante la serata dalla giovane Chiara, della compagnia teatrale “La corte dei miracoli”, e intervallati dalle canzoni del macugnaghese e walser Mario Burghiner, alla chitarra, e di sua figlia Alice, al violino, che assieme ad altri tre componenti formano il gruppo dei Mazarök e danno vita a brani che “parlano del passato, ma non con nostalgia, bensì per affrontare meglio il futuro”.
Vero protagonista della serata è stato però forse Andrea Fornara, figlio di Tineke Everaarts, oltre che curatrice del volume soprattutto presidentessa dell’AGBD, Associazione Genitori Bambini Down. Sono stati proprio Andrea e Tineke a presentare l’associazione, a cui va il ricavato della vendita del libro: “L’AGBD è nata venti anni fa da genitori con un figlio down e nel tempo si è evoluta, capendo di dover lavorare sul tempo libero e sull’autonomia dei ragazzi colpiti dalla malformazione genetica della sindrome di down. Oggi è un punto di riferimento per ragazzi che arrivano da Stresa, dalla Valsesia, da Santhià, dal varesotto, e per i quali è importante tirarne fuori il talento, non chiuderli in casa”. A questo proposito Andrea ha raccontato, con grande simpatia, l’esperienza dei fine settimana in cui, seguiti da un’educatrice, vivono “da soli”, dovendo pensare a fare la spesa, cucinare, pulire, decidere dove andare al sabato sera…
L’acquisto del libro da parte dei numerosi presenti e il rinfresco hanno concluso la piacevolissima serata di parole, musica e solidarietà.
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