Oltre settemila volontari della Protezione civile sono intervenuti, sabato scorso, all’udienza speciale concessa da Benedetto XVI nella sala Paolo VI; tra loro anche due componenti del Gruppo comunale di Massino Visconti, Gianmario Bertoletti e Antonio Ragazzoni, che hanno partecipato attivamente alle operazioni di soccorso e assistenza alle popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto.

La mattinata si è aperta con l’introduzione condotta da Paola Saluzzi, che ha fatto ripercorrere i momenti più significativi degli ultimi dieci anni di Protezione civile con la proiezione di filmati seguiti dalle esecuzioni musicali dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese, del Coro delle Matite Colorate e dalle testimonianze di alcuni ragazzi aquilani.

Il cardinale Angelo Comastri ha quindi guidato i volontari nella preparazione dell’incontro, mentre il capo Dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, ha sottolineato i meriti della Protezione Civile e il valore del volontariato.

Nel corso dell’udienza, il Santo Padre ha rimarcato il desiderio di incontrare i volontari «una delle espressioni più recenti e mature della lunga tradizione di solidarietà che affonda le radici nell’altruismo e nella generosità del popolo italiano». Il Papa ha quindi accostato la figura del volontario con quella evangelica del buon Samaritano ricordando che «senza volontariato il bene comune e la società non possono durare a lungo, poiché il loro progresso e la loro dignità dipendono in larga misura proprio da quelle persone che fanno più del loro stretto dovere».

Un evento decisamente emozionante e suggestivo, questa è l’impressione riportata da Gianmario e Antonio che, pur immersi nella marea di volontari, hanno tuttavia avuto l’occasione, per un rapido saluto, di venire a stretto contatto con le autorità presenti, i sottosegretari Gianni Letta, Guido Bertolaso e il fondatore della Protezione civile, Giuseppe Zamberletti.

 

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