La sera di venerdì 7 dicembre alla Biblioteca di Invorio era di scena il “giallo” con la presentazione dell’antologia “Delitti d’ acqua dolce”.

I 20 racconti brevi che compongono l’opera sono frutto di una attenta scelta tra gli 81 che hanno partecipato al premio Giallostresa, concorso creato in collaborazione con Giallo Mondadori. Concorso di racconti ambientati sul lago, in particolare a Stresa, che ha permesso al vincitore di essere pubblicato su un numero dei Gialli Mondadori.

Durante la serata la curatrice del volume, Ambretta Sampietro, con cinque degli autori hanno illustrato come sia nata questa antologia. Il libro ha un fine benefico in quanto il ricavato dei diritti d’autore verrà interamente devoluto alla riparazione di Villa Taranto colpita da una tromba d’aria a fine agosto 2012.

La prima a parlare agli uditori che gremivano la sala della Biblioteca di Invorio è stata Antonella Mecenero residente a Briga Novarese ma insegnante ad Invorio. Nel suo giallo dal titolo Briscola, il mistero riguarda una Miss Italia del passato. Nel racconto di Sergio Cova, il secondo a prendere la parola, l’indagine ruota intorno il ritrovamento di un cadavere in un cantiere edile e il titolo del racconto è Il caso del cadavere rubato. Nel suo scritto, invece, Elena Sedin, giornalista della Prealpina, ha dato vita a una storia il cui protagonista è un pescatore nel racconto intitolato Uno spettacolo difficile da dimenticare.

Maurizio Pellizon, ambientando il suo racconto nel contesto della LAGO MAGGIORE HALF MARATHON, che si svolge ogni anno da Arona a Pallanza lambendo le coste di Stresa, ha tratto ispirazione dalla corsa podistica per il suo LMHM. In fine Maurizio Gilardi, già sceneggiatore di fumetti di nicchia, quest’anno vincitore con il suo L’onda del castello, una storia di adulterio con contorni gialli ambientata tra le isole, il molo e il traghetto.

Gli autori che si sono detti divertiti e contenti di aver partecipato all’iniziativa e hanno spiegato le difficoltà nello scrivere questo tipo di racconti. II genere giallo ha bisogno di uno studio e uno svolgimento molto curato, che doveva comunque tener conto di una certa logica ed essere ovviamente accattivante per il lettore, il tutto ridotto in una quindicina di pagine circa . Nonostante questo, il risultato finale, con una vasta gamma di stili e modi di scrivere offre una prospettiva originale e pratica al lettore vista la brevità delle storie.

 

 

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