Torna anche quest’anno, a Baveno, dal 10 al 20 luglio , il Festival “Umberto Giordano”, giunto alla sua diciassettesima edizione.
La rassegna musicale si conferma sempre più manifestazione di riferimento per l’esecuzione, lo studio e l’approfondimento dell’opera del compositore a cui è intitolato ed è uno degli appuntamenti più prestigiosi dell’estate sul Lago Maggiore. Sottotitolo di quest’anno gli “Incontri“, incontri tra artisti e artisti e tra artisti e pubblico. Ed è proprio all’insegna dell’incontro tra artisti provenienti da ogni latitudine, che si svolgerà quest’edizione del Baveno Festival Umberto Giordano.
Dieci i concerti in programma nei luoghi più significativi della città lacustre: il Sagrato e la Chiesa dei Santi Gervaso e Protaso, palcoscenico del concerto inaugurale con il Baveno Festival Ensemble diretto da Alessandro Maria Carnelli e del successivo con Giovanni Sollima che l’11 luglio torna a Baveno insieme a Marina Bartoli per un progetto inedito.
Due gli appuntamenti nella splendida cornice dell’Hotel Lido Palace: l’omaggio a Umberto Giordano nella sua Baveno il 12 luglio e la sera del 15 luglio la prima assoluta di un intermezzo di Giuseppe Sellitti, nell’ambito della Master Class a cura di Gemma Bertagnolli e Claudio Astronio.
Due anche gli appuntamenti nella Chiesa di San Carlo in Feriolo, a picco sul Lago, che, sede tra le più suggestive, il 13 luglio ospiterà il doppio omaggio a Carl Philipp Emanuel Bach nel trecentesimo della nascita, con Giorgio Tabacco e Francesco D’Orazio, oltre che con gli allievi del Conservatorio di Torino. E poi il ritorno di Stefano Demicheli, che il 16 luglio improvviserà sulle immagini del concerto tenuto lo scorso anno in cava con Enrico Pieranunzi.
Tre, infine, gli appuntamenti nello stabilimento delle cave di granito rosa, divenuto teatro del Festival: la prima assoluta di Sulle ali del drago di Paolo Coggiola, commissione del Festival, affidata tra l’altro alla Young Band di Baveno diretta da Macello Parolini il 19 luglio; il 18 luglio un’altra prima assoluta, tra barocco e jazz, con la voce di Gemma Bertagnolli, Claudio Astronio al cembalo e all’organo, Alessandro Palmeri al violoncello e Gianluigi Trovesi ai clarinetti e al sax; e poi, il 20 luglio, l’incontro finale, ancora tra generi diversi, tra epoche storiche lontane tra loro, tra musicisti di estrazione varia, ancora Claudio Astronio, insieme a Katharina Bäuml, Michel Godard e Francesco D’Auria.
Il tutto accompagnato da performance multimediali, installazioni luminose e giochi di luce.
(Immagini di archivio dell’edizione 2013 del fotografo bavenese Piero Gatti)