Con 90 commensali l’AVIS Arona raccoglie 2000 euro e li consegna al Presidente dell’AVIS Pieve Torina. i fondi andranno a contribuire alla ricostruzione della sede dell’Avis marchigiana distrutta dal terremoto del 2016 in Centro Italia.
Un successo la cena di beneficenza organizzata dall’Avis Arona a favore degli amici marchigiani colpiti dal terremoto nel 2016. In tanti hanno raccolto l’invito a partecipare alla serata che si è svolta venerdì 6 aprile alla terrazza dell’Arc en ciel dell’Hotel Atlantic di Arona. La serata è nata con lo scopo di sostenere l’associazione donatori di sangue di Pieve Torina, in provincia di Macerata, la cui sede è rimasta inagibile dopo il terremoto.
Diverse le cariche istituzionali presenti all’evento: dal direttivo ai soci di Avis Arona e dell’Avis provinciale con il presidente Gianfranco Borsotti; agli amministratori locali – il Sindaco di Arona e neo-onorevole Alberto Gusmeroli, il vice sindaco Federico Monti e la presidente del consiglio Monia Mazza, ma anche il sindaco di Dormelletto Lorena Vedovato, e tanti volti delle associazioni del territorio. Presenti, ovviamenti, anche molti cittadini che non hanno voluto mancare nel fare del bene a favore dell’Avis di Pieve Torina rappresentata durante la serata dalla sua Presidente Antonella Spurio e dal vice presidente Roberto Piermattei.
Buon cibo, musica coinvolgente con dj Chicco Minniti, momenti di convivialità: sono queste le ricette dell’evento che ha saputo mettere al centro di un tavolo imbandito, la generosità. Un vocabolo che i donatori conoscono bene, e che in questa occasione si è moltiplicato tra le persone regalando davvero una bella serata centrando l’obiettivo della raccolta fondi destinati alla ricostruzione della sede degli amici avisini di Pieve Torina resa inagibile dopo il sisma. Si è potuto, infatti, raccogliere e destinare una somma pari a 2.000 euro consegnati direttamente durante la serata dal presidente Avis Arona Cesare Moriggia nelle mani della presidente Avis Pieve Torina Antonella Spurio.
Due anni dal Terremoto in Centro Italia
Due anni fa la scossa di terremoto che devastò Amatrice, Accumoli e rase al suolo Arquata e Pescara del Tronto. L’inizio di uno sciame sismico che proprio nelle Marche poi mise in ginocchio interi centri. Tra questi Pieve Torina che, a distanza di tempo, deve fare i conti ancora con l’emergenza. Che non è mai finita e la ricostruzione deve ancora iniziare.
Le ferite del terremoto sono ancora ben visibili: “La situazione è statica dal punto di vista della ricostruzione, tutto è fermo – ha raccontato la presidente Avis di Pieve Torina – La nostra sede si trovava nell’antica pieve, nel centro storico. Dopo il terremoto, in particolare quello del 26 ottobre quando la scossa di terremoto delle 21 di sera ha distrutto il paese, la nostra sede Avis non è più agibile, era stata ristrutturata nel 2007 dopo un altro terremoto. Lì portavamo avanti le iscrizioni e l’attività istituzionale oltre che promozionale. Non avevamo invece il punto di raccolta, le donazioni venivano fatte al centro trasfusionale all’ospedale di Camerino. Ora la sede è un piccolo container di 8 metri per 2. L’Avis Arona e tutti i partecipanti all’evento ci hanno ospitato con calore, siamo riconoscenti. Ogni volta è commovente la generosità di chi ci vuole dare una mano, ad Arona però è stata una serata particolare perché è stata l’occasione per condividere, avere un contatto diretto con chi ci ha voluto aiutare, parlare con le persone presenti: è stata davvero una bella esperienza”.
“Hanno partecipato 90 persone – dice soddisfatto il presidente Avis Arona Cesare Moriggia – una presenza attiva di molti cittadini, istituzioni, donatori e non, associazioni: ringraziamo di cuore tutti e chi ha voluto esserci sostenendo le finalità dell’evento. Insieme a loro, anche le tantissime attività, ditte e commercianti, che hanno aderito e contribuito alla realizzazione della sottoscrizione a premi svoltasi durante la serata e l’accoglienza e il trattamento riservato da B Group Hotels con il padrone di casa Franco Bertalli e il suo staff proponendo ai commensali tra le varie portate ricette marchigiane e del territorio, perché l’amicizia si consolida anche a tavola”
L’idea di organizzare la serata è stata del vice presidente Gianluca Del Re, originario delle Marche e che aveva contatti con i colleghi di Pieve Torina. “Subito dopo il terremoto abbiamo pensato di organizzare qualcosa per aiutare quella popolazione in modo concreto – racconta Del Re – I festeggiamenti per il 65 ° di fondazione della nostra comunale non ci hanno permesso di impegnarci nell’immediato, abbiamo posticipato il nostro aiuto, mantenendo però la promessa a distanza di due anni».