Lunedì 23 gennaio, i ragazzi delle classi terze della Scuola secondaria di primo grado di Lesa faranno un viaggio indietro nel tempo.

Il consiglio di classe della classe III A ha proposto questo incontro e lunedì la scuola sarà visitata dal professor Giorgio Pollini, dirigente scolastico a riposo e già sindaco del Comune di Belgirate. Proprio nel comune lacuale ma a metà del diciannovesimo secolo, saranno catapultati i giovani alunni delle medie di Lesa. Un viaggio a ritroso nel tempo per scoprire dei concittadini illustri, che hanno segnato la storia della penisola italiana: i Cairoli e in particolare Benedetto Cairoli, Primo ministro per due mandati e patriota, si  comporta da eroe, quando, a Napoli nel 1878, salva la vita del Re d’Italia Umberto I dall’attentatore Passanante.

Il prof Pollini farà rivivere la figura del Cairoli attraverso le parole della nuova edizione di “Terra di Belgirate” di Pietro Prini. La figura del patriota belgiratese viene ripresa nell’occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, ma già nel 2010 la figura di Cairoli è arrivata agli onori della cronaca per la posa nel territorio di Belgirate di un busto dedicato all’ex Presidente del Consiglio.

A Belgirate si è fatto il Risorgimento.

“Quando si pensa all’Unità d’Italia, di cui nel 2011 si celebrano i 150 anni vengono alla mente eventi degni di essere ricordati nei libri di storia, personaggi leggendari, frasi celebri. Si conosce un po’ meno di quei fatti che hanno connotato la lotta per l’indipendenza di un popolo. Per saperne di più, oltre che consultare una bibliografia specialistica, si può anche fare una gita fuori porta, ed arrivare sino al Lago Maggiore e precisamente a Belgirate, dove è passata la storia risorgimentale come testimoniano sia la toponomastica, che busti, lapidi e iscrizioni rintracciabili qua e là nella località lacuale. A cominciare proprio dal busto dedicato ad un belgiratese illustre, come Benedetto Cairoli. Eretto nel 1899, dieci anni dopo la sua morte, il busto poco dopo fu divelto ed asportato da ignoti, poi rimpiazzato con un altro personaggio non identificato. Solo lo scorso anno è stato sostituito con una scultura, ritrovata nel Museo del Paesaggio di Verbania, che riproduceva proprio le fattezze del Cairoli e che l’ente museale ha offerto all’amministrazione comunale belgiratese, che ha voluto con una solenne cerimonia dare avvio agli eventi per celebrare l’Unità d’Italia. Ora chi passeggia sul lungolago potrà osservare il busto del Cairoli posto proprio davanti a Villa Bono, residenza di famiglia della mamma dei fratelli Cairoli, Adelaide Bono. E proprio nella villa belgiratese Benedetto e i suoi quattro fratelli si accesero della speranza dell’indipendenza e lottarono per l’unità d’Italia fin dai primi moti risorgimentali, partecipando alla Cinque Giornate di Milano, alla spedizione garibaldina dei Mille, alla liberazione di Roma, eventi in cui quattro di loro trovarono la morte. La madre – che nel giro di dieci anni perse quattro figli, divenendo simbolo dell’amore materno sacrificato all’amor di patria – ospitò nella residenza di Belgirate numerosi incontri dei più famosi politici e patrioti. Sulle rive del Lago Maggiore giunse anche Garibaldi ed è documentato, in diversi epistolari dell’epoca, che le donne belgiratesi lavorassero alacremente per la causa garibaldina e risorgimentale, proprio radunandosi a Villa Bono. Parlando di Risorgimento a Belgirate, però, va citato sicuramente anche Pietro Borsieri, che fu incarcerato nelle carceri austriache dello Spielberg e Ruggero Bonghi, futuro ministro dell’istruzione nel Regno d’Italia. Così il Lago Maggiore, crocevia fu non solo crocevia di popoli e genti, ma anche culla di idealità e di eroismo.”

La posa del busto dedicato a Benedetto Cairoli (02 giugno 2010)

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