Il nuovo anno si apre con una conferenza particolare: Arte & Videogiochi, a cura di Matteo Bini.
Si terrà sabato 3 gennaio 2015 la conferenza Arte & Videogiochi a Invorio, in Sala Curioni, dalle 18. Matteo Bini illustrerà perchè secondo lui i videogiochi possono essere considerati una forma d’arte. Attraverso un’analisi approfondita della definizione stessa di arte, Matteo cercherà di mostrare se ciò è davvero concettualmente possibile. Inoltre, verranno illustrate le tematiche di tre titoli che – a detta dell’autore – sono delle piccole perle dell’intrattenimento videoludico.: Machinarium (2009 – Amanita Design), Portal 2 (2011 – Valve Corporation) e To The Moon (2011 – Freebird Games). In serata anche un aperitivo per tutti i partecipanti.
I detrattori sono soliti definire “giochini” i videogiochi. Sembra un ragionamento molto superficiale. Sarebbe come definire la Cattedrale di Notre Dame solo “una chiesa” o un’opera di Michelangelo soltanto “un disegno”. Ci sarebbe da chiedersi se è ancora corretto definire “giochino” un prodotto che – grazie al progresso tecnologico, al talento creativo e all’impiego di ingenti mezzi – ha tutte le potenzialità delle altre forme artistiche. Perché non ammettere che il livello raggiunto da alcuni videogiochi può fare pensare ad un’espressione artistica vera e propria. Alcuni la considerano già la decima arte. Dalla distinzione di Claude Beylie delle arti, dopo architettura, pittura, scultura, musica, poesia, danza, cinema (settima arte), radio-televisione (ottava) e il fumetto (la nona) ne seguirebbe il videogioco, denotandogli un ruolo di “contenitore d’arti”. Questo non è però sufficiente a giustificare la richiesta di considerare il videogioco come una forma d’arte. Ci vuole un tratto caratterizzante, però, qualcosa che nessuna delle altre forme d’arte possa vantare: l’interattivtà.
Matteo Bini, ha diciannove anni ed è un video maker indipendente. A circa quattro anni ha ricevuto il mio primo computer ed è cresciuto a “pane, DOS e James Bond!”. Frequenta il corso d’Informatica all’Università degli Studi di Firenze e nel suo tempo libero, oltre a coltivare una svariata gamma di interessi, realizza qualunque tipologia di video e cerca di giocare a più video games possibili. Nel corso degli anni ha avuto modo di collaborare con canali YouTube come Geemba Network.