Subiscono una brusca battuta d’arresto le atlete del Judo Invorio. Le giovani neo cadette sono tornate a casa deluse dopo la partecipazione al Campionato Italiano Cadette del 22 Marzo a Ostia.
Il programma di allenamenti di Giulia Negri non le ha concesso di chiedere di più. Ha comunque raggiunto l’obiettivo fissato per questa stagione – la qualifica per la finale – ciononostante aveva acceso le speranze sulla possibilità di ad andare più avanti in tabellone, almeno sino a quando non si è trovata davanti l’altoatesina Huber, all’ultimo anno da cadetta, che l’ha superata in esperienza fermandola al 34° posto nei 57 Kg.
Discorso diverso per Cecilia Pedullà che invece si è lasciata intimorire perdendo lucidità e reattività, elementi essenziali per andare oltre a quell’undicesimo posto che le sta stretto, specie avendo lavorato per raggiungere altri obiettivi.
La performance più deludente è arrivata da Claudia Cerutti perché il podio era assolutamente alla sua portata e anche l’oro non era un’illusione. Era lei l’atleta da battere, quella che le partecipanti temevano, data per vincente già dalla vigilia. “Più di tutto questa volta ha pagato cari i suoi peccati di gola – riferisce Betty Sartore, coordinatrice del gruppo Judo Invorio – Claudia ha impegnato le energie mentali in un rigoroso calo di peso, tanto che salita sul tatami sembrava non avere più forze.” Nonostante questo nessuna delle sue avversarie è riuscita a marcarle punto, ha fatto tutto da sola, accumulando sanzioni tecniche che hanno finito per superare i punti segnati fino a bloccarla al 7° posto nei 70kg. Un anno di lavoro buttato per la giovane promessa del Judo che in questo tragico epilogo perde anche la possibilità di portare a casa la cintura nera, sua se fosse salita sul podio, e anche la possibilità di essere convocata in nazionale. “Una batosta che la farà sicuramente riflettere sul futuro – continua Betty – è un’atleta con grandi potenzialità, ma senza testa non si va da nessuna parte.”