Grande partecipazione, il 20, 21 e 22 agosto, alle tradizionali celebrazioni che si sono svolte sul Monte San Salvatore in onore della Madonna della Cintura, una ricorrenza particolarmente cara ai massinesi ma caratterizzata anche dalla presenza di appartenenti alle altre parrocchie dell’Unità Pastorale del Vergante, di villeggianti e di turisti in visita allo storico complesso religioso immerso nel verde dove, tra l’altro, hanno potuto trovare sollievo all’eccezionale afa.
Quello di domenica scorsa – con la Messa concelebrata da don Tommaso Groppetti e da p. Piergiorgio Manni e assistita dal diacono don Giuseppe Cerri, seguita dalla processione con la statua della Vergine portata a spalla dai fedeli – è stato solo il momento centrale dei festeggiamenti, iniziati con la fiaccolata del sabato sera e proseguiti nella giornata di lunedì, quando vi hanno preso parte anche don Marco e don Mattia appena tornati da Madrid.
La processione intorno al “möt del falò”, questa volta animata anche dall’intervento della banda “La Volpina”, rimane sempre una tra le espressioni più significative del profondo attaccamento dei massinesi all’antico luogo di devozione che sovrasta il paese, così come la presentazione e l’incanto delle offerte fanno parte di una consuetudine popolare che si tramanda da innumerevoli generazioni.
A far rivivere emozioni e vecchi ricordi che ancora i meno giovani serbano della festa, ha contribuito l’iniziativa realizzata da Pro loco e gruppo comunale di Protezione civile con l’allestimento dello stand gastronomico sotto i faggi secolari, offrendo a tutti, come avveniva un tempo, quando a San Salvatore ci si recava a piedi, l’opportunità di rimanere sul posto per l’intera giornata.