Da 4 anni Matteo Caccia fa storytelling in radio. La prima esperienza, “Amnèsia” su Radio2, era il diario quotidiano di un uomo che aveva perso la memoria. Passato a Radio24, Caccia ha quindi continuato a raccontare storie autobiografiche fino a quando quest’anno ha iniziato a chiedere storie agli ascoltatori. Questo lavoro di ricezione di materiale e scrittura quasi immediata di una nuova storia avviene ogni giorno per tutta la stagione. “Il nostro fuoco è l’unica luce che c’è” è inoltre il suo primo romanzo, in cui la voce narrante è quella di un “bambino della luna”, un ragazzino di 13 anni che non può esporsi alla luce del sole e vive la sua vita solo di notte.
Unendo la professionalità che ha sviluppato grazie alla scrittura immediata per la radio e la stesura del suo romanzo, Matteo Caccia durante la serata farà allora incontrare il protagonista del suo libro ad una persona presente in sala. Dopo aver letto qualche passaggio del libro in cui presenterà Ettore, il protagonista del romanzo, Caccia dichiarerà quindi al pubblico che il bambino della luna incontrerà una persona reale e interagirà con lei in uno scambio che produrrà, in tempo reale, una pagina di romanzo. Lo speaker radiofonico interpellerà quindi uno dei presenti in sala e chiacchiererà con lui, facendogli una breve intervista al termine della quale scriverà una vera e propria pagina del romanzo, inserendo il nuovo personaggio in un punto preciso della storia in cui Ettore incontrerà l’ospite, che si trasformerà quindi in un personaggio. Lo farà ovviamente descrivendolo come lui descrive di solito cose, persone e riflessioni.
Non solo: il pubblico sarà invitato a fare contemporaneamente lo stesso. Si tratta quindi di una sorta di esercizio di scrittura immediata e collettiva, in cui non solo si leggerà qualcosa, ma si farà qualcosa, e il libro non sarà quindi solo materia scritta, ma prenderà vita durante l’evento grazie all’autore e a chi ci parteciperà.