Il lungolago di Arona oggi all'alba foto di Corrado Simonini

Ieri sera, 10 luglio, attorno alle 20.30, il nostro territorio è stato colpito da un violento temporale e da una forte grandinata che ha provocato ingenti danni. Il comune più colpito è stato quello di Arona che ha visto devastato il proprio lungolago. Lo storico glicine che ornava la passeggiata è stato sradicato dalla forza della tempesta. Sono state divelte persino le colonnine in marmo che reggevano la pianta. Per fortuna non si sono registrati feriti, sono però state danneggiate le auto parcheggiate lungo corso Marconi che è stato chiuso per alcune ore. Sono subito intervenuti sul luogo le squadre dei Vigili del Fuoco di Arona e Novara, l’AIB e  la Protezione Civile (Invorio, Briga e Arona). Sul luogo anche la ditta Arona Scavi che ha rimosso le macerie del pergolato e gli amministratori comunali. Il Lido di Arona ha subito diversi danni alla vegetazione e alle strutture mobili. Alberi abbattuti dalla forza del vento anche nella collina sovrastante il lago, nelle frazioni Dagnente, San Carlo e Montrigiasco.  La “strada dei sassi”, tra San Carlo e Arona, è stata chiusa al traffico per diverse piante cadute nella carreggiata. Diversi alberi sono stati abbattuti anche sulla strada del Sempione tra Meina e Arona. Danni minori anche nei comuni limitrofi. Il Lido di Meina ha subito danni a gazebo e attrezzature. Sulla strada da Meina a Ghevio alcuni alberi sono stati abbattuti dalla forza del vento. A Stresa sono intervenuti i Vigili del Fuoco per alberi e cartelli divelti, ma, soprattutto, per i danni causati dai tombini intasati. Nell’Alto Vergante nessun danno da registrare. A Invorio alcuni alberi hanno intralciato la strada che porta verso Ghevio ed è stata chiusa, per un paio d’ore, la strada che scende verso Bolzano Novarese. Ad Oleggio Castello chiusa la strada vecchia proveniente da Arona per la caduta di un grosso platano , sono prontamente intervenuti i volontari dalla Squadra AIB di Invorio che ha rimosso la pianta e liberato la carreggiata. [slideshow id=14]

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