torre viscontea

Sabato 21 e domenica 22 marzo tornano le Giornate FAI di primavera, quest’anno saranno i beni di Invorio ad essere aperti al pubblico.

L’anno scorso fu Villa Faraggiana a ricevere migliaia di visitatori, quest’anno tocca a Invorio ospitare due dei 780 luoghi aperti in tutta Italia dal FAI (Fondo Ambiente Italiano). A ricevere l’accesso dei visitatori più attenti alla tutela dei beni culturali italiani saranno la Torre Viscontea che domina il paese e la Chiesa di Santa Marta in centro. I beni saranno aperti dalle 10 alle 17 di sabato 21 e domenica 22 marzo.

A far da ciceroni in erba ai tanti visitatori i ragazzi della Scuola secondaria di primo grado “Guido Petter” di Invorio, dell’Istituto Commerciale “E. Fermi” di Arona, della Scuola Media Statale “Istituto Belfanti” di Dormelletto. Sono previste visite in lingua inglese e francese domenica 22 per tutto l’orario di apertura. Sul posto anche i volontari della delegazione FAI Arona.

La Torre Viscontea

La torre a base quadrata alta 16,5 m, presenta a 5 metri d’altezza un’apertura, la porta originale, architravata, sormontata da una targa marmorea con lo stemma dei Visconti, il ben noto biscione che ingoia un bimbo a braccia aperte. Questa apertura consentiva l’accesso alla torre mediante una scala mobile a pioli o di corda, che veniva appoggiata al ripiano antistante la soglia, del quale restano ancora le mensole. Internamente la torre in sasso lavorato è vuota, ma si suppone che in tempi antichi fosse divisa in piani, costruiti in legno, collegati da scale che permettevano di salire sulla sommità per controllare il territorio. La Torre Viscontea è completata da una merlatura ghibellina con merli a coda di rondine, aggiunta alla struttura originale nel 1931 da Giuseppe Bologna, proprietario della villa ove trovasi la torre. Posta all’interno di una vasta proprietà privata la Torre Viscontea, è la parte meglio conservata di un complesso di edifici risalenti al XII-XIII secolo e costituenti il castello visconteo di Invorio. La fortificazione, presidio strategico dei confini meridionali del Vergante, venne distrutta tra il 1356 e il 1358 quando infuriava la guerra tra i Visconti e il marchese del Monferrato per il predominio del novarese. Attorno alla torre sorgono tratti di mura che dovevano costituire il primitivo recinto di difesa.
Una curiosità: Margherita Pusterla (XIV secolo) nipote di Matteo Visconti, signore di Invorio Inferiore, Oleggio Castello e del Vergante, andò sposa a Francesco Pusterla, appartenente ad una delle più ricche e potenti famiglie milanesi. Ma la sua bellezza attirò le attenzioni del cugino Luchino Visconti che, dopo vari tentativi di approccio, la fece imprigionare. Il marito di Margherita per vendicarsi organizzò una congiura contro il Signore di Milano. Scoperta la congiura Luchino fece decapitare Francesco e i suoi figli. Mergherita rimase prigioniera nelle segrete del castello di Invorio per dieci anni fino a quando Luchino si stufò dei suoi continui rifiuti e la fece murare viva. La leggenda vuole che il fantasma di Margherita vaghi ancora tra i ruderi del castello nelle notti più buie dell’anno. La Torre Viscontea si trova in via dietro il Castello.

Chiesa di Santa Marta

La piccola chiesa che si erge in una delle tre piazze principali del paese, fu forse la chiesa dei primi battezzati invoriesi. Fu edificata prima dell’anno 1000. Nel 1735 venne restaurata la cappella del nome di Maria che accoglie un antico dipinto della Madonna al quale la tradizione popolare attribuiva poteri miracolosi. Nel 1750 i Confratelli di Santa Marta, che derivavano direttamente dalla Confraternita dei Disciplinati dall’abito bianco fondata intorno al XV secolo, allargarono la chiesa costruendovi il loro oratorio a lato dell’altare e misero, in una nicchia di legno dorato, la statuetta di Santa Marta che tiene in mano un secchiello colmo d’acqua. La statua di San Giulio qui costudita fu invece donata dalla famiglia Zanotti nel 1924 e quella di San Giuseppe venne collocata nella chiesa nel 1921. Dalla confraternita ormai scomparsa rimane in vita il Comitato di Santa Marta, un gruppo di volenterosi concittadini che negli ultimi anni si è adoperato per effettuare i restauri necessari per il mantenimento della chiesa. La chiesa di Santa Marta si trova in piazza Manzetti.

Chiesa Santa Marta Invorio
La Chiesa di Santa Marta oggi

 

Uno spettacolare video in cui si può visitare la Torre Viscontea dall’alto di un drone

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Per maggiori informazioni sulle Giornate di Primavera del FAI: giornatefai.it/home

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