Mercoledì 13 novembre la sala Fassi di Nebbiuno ha visto un insolito affollamento per un consiglio comunale, tant’è che anche lo spazio antistante la sala stessa era gremito di persone. Il tema fulcro della seduta, infatti, la questione Casa di Riposo (soprannominata “Ecomostro”), sta agitando ormai da più di un mese gli animi non solo della popolazione locale, ma anche di buona parte dei partiti politici a livello regionale.
Data l’importanza dell’argomento e la circolazione di notizie poco certe, il sindaco Elis Piaterra insieme alla maggioranza ha deciso di tenere una conferenza stampa prima del consiglio per rendere noti i documenti e le vicende riguardanti la struttura situata in località Campiglia.
L’edificio che sorge quasi al confine con Massino Visconti è stato costruito dalla società francese Orpea srl: secondo i progetti iniziali era destinato a diventare una R.S.A. (Residenza Sanitaria Assistenziale) per anziani, in cui i futuri ospiti nebbiunesi avrebbero avuto uno sconto del 10% sulla retta e il 30% dei posti lavoro che si sarebbero creati sarebbe stato destinato ai lavoratori del paese. Così viene infatti presentato il progetto sul sito di Orpea, evidentemente non aggiornato, poiché prevede l’apertura della residenza “Casamia” per l’ormai scorso settembre 2012.
Ma, quasi al termine dell’opera, l’accordo tra Orpea e Regione Piemonte è stato cambiato e al posto dell’R.S.A. è stato stabilito che la struttura diventasse una clinica neuropsichiatrica per accogliere i 110 pazienti e gli 85 dipendenti di Villa Cristina a Torino (sempre di proprietà Orpea) che necessita di importanti interventi di ristrutturazione.
Il cambiamento, stabilito il 21 settembre scorso con un accordo tra Regione e Orpea, è stato comunicato il 27 settembre al sindaco di Nebbiuno Elis Piaterra che subito – ha affermato il primo cittadino alla conferenza stampa – ha reso noto il fatto alla minoranza. Tuttavia, afferma Piaterra, “l’accordo non si può rescindere: infatti il permesso, datato 2002 e firmato dalla precedente giunta, prevedeva nel Piano particolareggiato che la struttura fosse privata, sovracomunale e destinata a pazienti con particolari patologie disabilitanti e anche ad anziani, e non esclusivamente a questi ultimi, come invece indicava il Piano regolatore generale. Questa discrasia tra i due piani ha permesso a Orpea di cambiare legalmente la destinazione dell’edificio.”
La maggioranza ha consultato anche un perito e un avvocato, per valutare la possibilità di un’azione legale, che però secondo questi esperti sarebbe destinata a fallire.
Il sindaco ha contattato allora Orpea srl e la convenzione è stata modificata, per quanto possibile. In particolare sono stati istituiti un canale di accesso preferenziale a tutti i cittadini nebbiunesi e dei comuni limitrofi che abbiano i requisiti per lavorare presso la struttura, la priorità per le imprese locali nella fornitura di beni e servizi, un “catenaccio” che impedisca di trasformare la clinica da psichiatrica a struttura per pazienti ex O.P.G.
Per gli anziani nebbiunesi è poi stato stabilito un accordo con il “Relais dell’Arcadia” di Belgirate, affinché questi abbiano posti letto con le stesse condizioni di agevolazione garantite dalla precedente convenzione.
“È già stato previsto – annuncia il sindaco – un riallineamento del piano particolareggiato a quello regolatore generale, in modo che non accada più la stessa situazione. Il Comune ha fatto tutto il possibile”.
Ma in sala Fassi non tutti erano della stessa opinione: è stato fatto notare che l’ASL ha espresso parere negativo riguardo alla clinica neuropsichiatrica.
Pronta la risposta del sindaco, che ha sottolineato come i finanziamenti per i posti letto provengano dalla Regione e non dall’ASL: la nuova struttura non sarebbe quindi in contrasto con la razionalizzazione ospedaliera in atto, che prevede tra l’altro la chiusura dell’Ospedale di Arona e la sua trasformazione in CAP.
Erano presenti all’incontro per la stampa e poi anche al Consiglio vari rappresentanti politici regionali di opposizione rispetto al partito di maggioranza a Nebbiuno e a Torino. In particolare il Movimento 5 stelle ha distribuito ai presenti un comunicato in cui criticava le decisioni prese nell’ambito della sanità dalla Regione. Giuliana Manica, consigliere regionale di opposizione, ha sottolineato invece che l’ASL ha dichiarato che si opporrà anche materialmente alla nuova struttura e che il suo parere negativo non è quindi irrilevante.
Tuttavia l’attività, secondo l’Amministratore delegato di Orpea Italia, Josè Parrella, dovrebbe essere avviata a Nebbiuno già dai primi di dicembre, nonostante i pareri contrastanti.
Non resta che attendere per verificare quali sviluppi avrà la questione.